martedì 14 aprile 2009

Let the music set you free

Dove le parole finiscono, inizia la musica. H. Heine



La musica è il genere d'arte perfetto. La musica non può mai rivelare il suo segreto più nascosto. O. Wilde



La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio. V. Hugo



La musica prima di tutto. P. Verlaine



Se la musica è il nutrimento dell'amore, continuate a suonare. W. Shakespeare



Senza musica, la vita sarebbe un errore. La vita senza musica non è vita. F. Nietzsche

sabato 11 aprile 2009

Assignment 5 (ma gli altri li ho fatti tutti?)

Vista l'enorme mole di articoli, notizie e pubblicazioni in tutto il mondo in ambito medico, Pubmed è uno strumento davvero utile, perché in effetti fare una ricerca cartacea richiederebbe una quantità di tempo eccessiva. Io ho provato a cercare qualcosina sul Papilloma Virus, ma devo dire che mi sono abbastanza persa fra i circa 6000 articoli che mi sono apparsi! Forse non ho capito bene come usarlo, ma per me studentessa di medicina alle prime armi è un pò dispersivo: per la mia ovvia inesperienza e quasi totale ignoranza in medicina non so bene come e dove cercare e poi capisco poco se si va troppo nel dettaglio. La cosa mi interessava infatti in generale, per sapere prima di tutto quanto davvero il virus è responsabile del cancro alla cervice uterina e se quindi è reale la necessità del vaccino. I virus HPV 16 e HPV 18 sono responsabili del tumore, in quasi il 90 % dei casi, e la vaccinazione ora disponibile, associata a una corretta informazione e prevenzione, può ridurre l'incidenza del tumore. In un articolo ho trovato i risultati di un'indagine fatta in Italia su donne, tra 14 e 24 anni, riguardo la conoscenza di HPV, cancro alla cervice, vaccino. Risulta, com'è prevedibile, che sono più informate quelle con un parente che lavora in ambito sanitario o una conoscente colpita dalla malattia; tuttavia la maggior parte delle donne che hanno partecipato sono convinte dell'utilità del vaccino per prevenire il cancro. In conclusione l'informazione riguardo al virus e al tumore deve essere migliorata, con più attenzione verso i benefici del vaccino (quindi, ci sono.). Ad esempio poco tempo fa, stroncata da questo tumore a soli 27 anni, è morta Jade, volto noto di reality inglesi, che lascia due figli piccoli e ha voluto provvedere al loro futuro vivendo anche la malattia sotto l'occhio indiscreto delle telecamere. Il suo obiettivo era anche far conoscere alle donne la gravità della malattia, e la possibilità di prevenzione o diagnosi precoce, attraverso il vaccino contro l' HPV e il Pap Test. Vagando fra i tanti articoli ho trovato anche che l'infezione da HPV 16 può essere associata al carcinoma della laringe e ad altri tumori della bocca, e inoltre il fumo peggiora leggere anomalie nelle cellule della cervice uterina(insomma, fumare fa male! Ma si sapeva). Credo che Pubmed mi sarà più utile fra qualche anno, comunque grazie al prof che me ne ha rivelato l'esistenza! ;)

lunedì 30 marzo 2009

Varie.(post pressochè inutile)

Lo ammetto, forse sto esagerando. Ma non voglio che mi vengano dubbi sul perchè ho scelto questa facoltà, sul fatto se ha ragione chi dice che la nostra giovinezza e vita sociale sono finite, solo per un maledetto esame di anatomia, anzi prova in itinere, un pochino più peso di quelli che abbiamo fatto finora. Se è così siamo messi bene, voglio vedere nei prossimi anni che faremo, cioè se ci arriveremo ai prossimi anni. Di questo passo impazziremo prima, e non solo io (che ammetto di non essere molto in me in questi giorni). Non va molto bene, è assurdo discutere per la tensione e per chi studia di più o per chi invece perde tempo, e ancora di più farlo a colpi di interventi sui blog. Inutile aggiungere altro stress.
Cambiando argomento, questo blog per ora non promette esattamente bene, ma appena dato anatomia passerò le ore al computer cercando di rendermi utile a qualcosa o qualcuno via rete, e poi voglio anche mettere l'ipod sul blog, come idea è molto carina ( soprattutto per un'appassionata di musica come me) . Ah, ho fatto anche Delicious ma sono consapevole che non è molto interessante visto che i siti che frequento sono pochissimi, comunque : http://delicious.com/adrianacariddi.
Bene, a questo punto penso che ci risentiremo dopo il 7. :(

domenica 22 marzo 2009

Pausa..

Interrompo lo studio per scrivere qualcosa su questo povero blog che ammetto di star trascurando abbastanza! Non perchè non provo interesse, ma solo perchè mi sfuggono le ore fra muscoli che non trovo e dubbie divisioni delle regioni craniche.. A I U TO. No, non è il caso di entrare in crisi, ogni tanto fa bene un pò induggiare ;). Intanto già che ci sono volevo far un minuscolo appunto su una cosa vista questa settimana dopo aver passato due ore in morgagni a parlare di superiorità maschile e femminile(che assurdità..tanto non si arriverà mai a una conclusione). Ora non voglio far propaganda o contropropaganda perchè ne fanno anche troppa, ma insomma, non mi sembra che gli studenti siano disperati perchè non possono bere la Coca Cola a mensa. Dobbiamo essere liberi di scegliere come spender i nostri soldi, e non si deve mettere la bevanda equosolidale per boicottare la multinazionale americana, dice il volantino. E' fatto per non spendere soldi in più(visto che non mi sembra avanzino per l'università), non perchè ce l'hanno con l'America, e tra l'altro se qualcuno ha l'irresistibile bisogno di bersi una lattina di Coca Cola vera autentica originale, la può tranquillamente prendere al distributore appena fuori dalla mensa, spero non sia così vitale averla mentre mangi. Nessuna accusa nè offesa, l'unica cosa che mi viene da dire è che potevano evitare un'iniziativa del genere in campagna elettorale, perchè superflua e anche abbastanza antiecologica, come l'enorme spreco di carta addirittura plastificata per stampare volantini che spesso vengono cestinati dopo mezzo metro. Meglio un fogliettino, magari meno colorato, se c'è qualcosa di più valido da dire. Ma vabbè, aspettiamo (e speriamo) il 25 e il 26.

venerdì 13 marzo 2009

dentro e fuori.

Visto che in questi giorni il discorso è venuto fuori più volte, ho voluto scriverne un pò sul blog. L'ambito è piuttosto vasto, si parla di amicizia, apparenza, carattere,in discussioni avvenute un pò davanti a un computer quando non si ha voglia di studiare, un pò passando 2 ore e mezza al telefono perchè non ti senti da tanto con una delle tue migliori amiche. Provo a riassumere, anche se è piuttosto difficile parlare di un argomento come questo, perchè è altrettanto difficile trovare qualcuno che la pensi come te, e non offenderne altri. Insomma, sono poche le persone con cui ognuno di noi si trova davvero bene, a suo agio sempre e comunque, a cui sa di poter dire tutto e con cui non si vergogna di nulla: pochi quelli che si possono definire veri amici, credo che ognuno di noi li conti sulle dita di una mano. C'è voluto del tempo per creare il rapporto che ti lega a loro, magari qualche delusione, persino una litigata, ma poi ricevi tante dimostrazioni di vero affetto e amicizia, come sentirti dire da un'amica che sei la persona che lei stima di più. Non tutti sanno apprezzare, anzi dimostrano di apprezzare, i rapporti sinceri. C'è per esempio chi mira solo a conoscere più gente possibile, o peggio, la cosiddetta gente "giusta" (ma giusta a far che? in che senso?e chi l'ha stabilito, poi?), quelli più famosi, sempre in tiro, che presenziano nei locali più in del momento. Niente di più infantile: inutile ricordare che l'apparenza inganna, se qualcuno sta attento a come si veste non è meglio degli altri, ma neanche peggio, è semplicemente sè stesso. E' quello che si deve cercare in una persona, di capire il suo vero carattere, non stare a guardare se ha l'ultimo paio di scarpe. Puoi farlo forse al liceo, ma ora siamo abbastanza cresciuti e intelligenti per permetterci di andare oltre a questa maledetta apparenza. Il Romagnoli ci ripete spesso" chi si somiglia si piglia" ;) , è valido magari più se ci riferiamo al carattere, ma non se consideriamo quella maschera che un pò tutti, spesso involontariamente, ci portiamo addosso, magari per sentirci più accettati in ambiente scolastico, di lavoro, insomma quando siamo in mezzo alla gente. Non è quella a svelare ciò che siamo davvero; ci vuole molto a conoscere bene una persona, ma molto poco a capire se con questa può esserci un rapporto, d'amicizia o d'amore non fa tanta differenza, un rapporto duraturo nel tempo e che col tempo verrà costruito. Lo capisci da poche cose, basta una battuta, un momento di difficoltà, la "scelta"(una sensazione, non una scelta premeditata ovviamente) certo non si basa sull'aspetto esteriore. Prima di esprimere giudizi, è il caso di accertarsi di avere elementi per farlo: un'occhiata non è sufficiente. Io non voglio giudicare nessuno, ognuno in relazione alle cose che ho scritto ha un'opinione diversa e quindi un diverso comportamento, nei rapporti con gli altri ci sono centinaia di sfumature; c'è chi vuol essere amico di tutti, chi al contrario seleziona troppo e alla fine resta solo, chi ancora si affeziona in fretta, chi si lega solo per opportunismo, chi se ne frega dell'apparenza e chi invece le dà troppo peso, e tanto altro. E allora, per arrivare in fondo a questo sproloquio, ammetto per prima di averci messo un pò a capire quali sono le cose importanti, quali quelle per cui non vale la pena di interrompere un'amicizia per nove mesi(anche se per fortuna torna e più forte di prima), quali ancora le cose che meritano davvero impegno, ma quando un rapporto è forte, non importa se non ti vedi ogni giorno, se qualcuno è geloso e mira a rovinarlo:quello va avanti, si mantiene sempre. Tutti noi quest'anno abbiamo iniziato un nuovo capitolo della nostra vita, entrando in un nuovo ambiente e incontrando nuove persone: ci vorrà del tempo per creare amicizie solide, è naturale, ma chissà che poi le mani su cui contarle non diventino due.

domenica 8 marzo 2009

bene, alla fine ce l'ho fatta anche io a iniziare a fare questo fantomatico blog, dopo 2-3giorni a spremersi le meningi-espressione tra l'altro anatomicamente inesatta ;) -cercando un'idea brillante, un argomento interessante, un intervento da farsi commentare. Buio pressochè totale, perchè l'idea di limitarsi al singolo tema su cui costruire un intero blog per me era piuttosto noiosa. Eliminata questa possibilità, rimane più o meno solo lo scrivere di tutto-o di niente, se la si vuole vedere così-. A me piace scrivere, ma ancora di più parlare, quindi si può capire facilmente che una pagina su internet, che sì può essere letta da parecchie persone, non è il mezzo che preferisco per comunicare. E' vero, il blog te lo possono commentare, ma è totalmente diverso dall'avere un dialogo, o una discussione, sia anche con una persona sola. Intanto ti guardi in faccia, senti il tono della voce, sorridi, magari ti arrabbi anche, insomma sei a contatto con la persona. Non hai bisogno dell'emoticon per spiegare la tua espressione, di usare il maiuscolo per indicare che alzi la voce, e via dicendo... Sono qui a deprecare uno strumento, nel particolare principalmente messenger, di cui faccio anche un discreto uso: ipocrita, potreste dire. No ( chi mi conosce un pò meglio lo sa), se ho bisogno di parlare o qualcuno deve dirmi cose che vanno oltre il mettersi d'accordo sull'uscita serale, preferisco di gran lunga parlare, almeno al telefono se vedersi non è possibile. Intanto si evita di stare a scrivere poemi in una finestrella, e poi è molto meglio. Ora qualche appassionato di blog, arrivato a questo punto, sta già meditando di scrivere qualche commento caustico e un pò alterato: intendiamoci bene, non intendo assolutamente dire che chi tiene un blog è un esibizionista o una persona priva di amici se non "virtuali" con cui parlare. A quanto ho capito ci sono milioni di persone che hanno un blog, sono forse più io tra le pecore nere. Se uno ha una passione, ama discutere degli argomenti più disparati, o semplicemente vuole raccontare la sua vita, e non gli dispiace avere come interlocutori magari anche persone di cui non conosce il volto, è giusto che metta i suoi pensieri in rete. L'importante è essere sempre consapevoli delle possibilità e dei limiti che essa ha: da un lato, permette il confronto con tante menti differenti dalla propria e quindi di aprire i nostri orizzonti, ma dall'altro non può sostituire i rapporti con le persone, quei rapporti profondi, che si costruiscono solo col tempo, la pazienza, accettando i difetti e cercando di imparare dai pregi, di chi ci è vicino, vicino nel vero senso della parola. E' vero che siamo animali sociali, ma se la società si sta sempre più trasformando in qualcosa di caotico, che lega migliaia di persone attraverso migliaia di reti e che a volte può sfuggire di mano, ci può far bene fermarci un attimo, staccare la spina del computer e andare a prendere un pò d'aria.